Preparatore atletico e co-fondatore di Readinex, Davide ha 5 anni di esperienza, una laurea in Scienze Motorie e un Master in Strength & Conditioning. Ha vinto un titolo con Gloucester Hartpury U18 e con Readinex ha fatto crescere il numero di atleti da 30 a 80 in un anno, offrendo programmi per massimizzare la performance.
Nel mondo dell’allenamento sportivo moderno, la prevenzione degli infortuni non è più un optional, ma una componente fondamentale di ogni programma di preparazione atletica. In questo contesto, i test isometrici e di range of motion (ROM) stanno assumendo un ruolo sempre più centrale, rappresentando strumenti semplici ma estremamente efficaci per valutare squilibri muscolari e limitazioni articolari che, se trascurate, possono portare a pattern di movimento disfunzionali e aumentare significativamente il rischio di infortuni.
Ogni atleta sviluppa, nel corso della propria carriera, schemi motori individuali legati alla sua struttura corporea, al gesto tecnico, ai volumi di allenamento e ad eventuali infortuni pregressi. Questo porta spesso alla comparsa di muscoli accorciati, debolezze selettive o asimmetrie tra arto dominante e non dominante.
I test isometrici permettono di valutare la capacità di un singolo distretto muscolare di generare forza in un punto specifico dell'articolazione. Questo è cruciale, perché spesso gli atleti riescono a compensare durante i movimenti dinamici, mascherando debolezze che emergono solo in condizioni statiche.
Parallelamente, i test di ROM servono a identificare limitazioni nella mobilità articolare che possono compromettere l'efficacia e la sicurezza del gesto tecnico.
Numerose ricerche recenti sottolineano come deficit di forza isometrica e limitazioni articolari siano fattori di rischio indipendenti per gli infortuni negli sportivi:
Uno studio di Green et al. (2020) ha evidenziato che squilibri di forza tra arto destro e sinistro >15% sono fortemente correlati con un aumento del rischio di infortuni muscolari.
Un lavoro di Hewett et al. (2005) ha dimostrato che atlete con debolezza nei muscoli abduttori e rotatori dell'anca e con ROM limitato mostravano un pattern di atterraggio con ginocchio valgo, uno dei principali predittori per la rottura del legamento crociato anteriore (LCA).
Più recentemente, Dingenen & Gokeler (2017) hanno proposto modelli di valutazione funzionale in cui la forza isometrica e la mobilità articolare sono indicatori chiave nella gestione e nella prevenzione degli infortuni.
Un atleta che presenta una limitazione nella dorsiflessione di caviglia potrebbe compensare durante un salto o un cambio di direzione con un'eccessiva pronazione del piede e un conseguente ginocchio valgo dinamico, predisponendolo a infortuni del LCA o dei menischi.
Un altro caso frequente riguarda una debolezza isometrica dei glutei, spesso causa di instabilità dell'articolazione sacroiliaca, overuse degli ischiocrurali e dolori lombari ricorrenti.
Tramite test specifici, è possibile identificare:
Muscoli accorciati (es. flessori dell'anca rigidi)
Muscoli deboli (es. quadricipite in ritardo dopo infortunio al ginocchio)
Pattern asimmetrici (es. forza ridotta su un lato del core o delle spalle)
Questi dati diventano fondamentali per impostare programmi di allenamento correttivi individualizzati, prevenendo l'accumulo di stress su articolazioni vulnerabili.
Incorporare test isometrici e di ROM nella routine di valutazione atletica è una pratica di grande valore. Non solo consente di identificare precocemente squilibri muscolari e restrizioni di mobilità, ma permette anche di personalizzare l'allenamento, ottimizzando performance e sicurezza.
Nel nostro approccio Readinex, questi test rappresentano il primo passo verso una prevenzione attiva degli infortuni, con l’obiettivo di garantire agli atleti una carriera più lunga, sana e performante.