Preparatore atletico e co-fondatore di Readinex, Davide ha 5 anni di esperienza, una laurea in Scienze Motorie e un Master in Strength & Conditioning. Ha vinto un titolo con Gloucester Hartpury U18 e con Readinex ha fatto crescere il numero di atleti da 30 a 80 in un anno, offrendo programmi per massimizzare la performance.
Negli sport di squadra, la capacità di accelerare è spesso enfatizzata, ma l'altrettanto cruciale capacità di decelerare riceve meno attenzione. La decelerazione efficace non solo permette cambi di direzione più rapidi e precisi, ma aiuta anche a ridurre il rischio di infortuni, specialmente a ginocchia e caviglie. In questo articolo, esploreremo l'importanza dell'allenamento decelerativo e come integrarlo nella preparazione atletica.
La capacità di ridurre rapidamente la velocità in una direzione orizzontale è una competenza locomotoria fondamentale nei multi-directional sports. Harper et al. (2024) evidenziano che una maggiore decelerazione orizzontale permette agli atleti di ridurre il proprio slancio corporeo in meno tempo e su distanze più brevi. Questo consente loro di affrontare i cambi di direzione (COD) a velocità più elevate, grazie alla generazione di forze di frenata orizzontale più elevate in tempi più ristretti.
Dal punto di vista prestativo, questo si traduce in tempi di COD più rapidi e in un vantaggio competitivo sia in fase offensiva che difensiva. Un atleta con una maggiore capacità di decelerazione può:
Passare meno tempo vicino all'avversario, guadagnando tempo per eseguire abilità tecniche specifiche.
Rispondere più velocemente ai movimenti dell'avversario in difesa.
Correggere errori tattici in tempo utile grazie a un migliore controllo della velocità di avvicinamento.
Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che le partite vinte presentano una maggiore frequenza e intensità di decelerazioni (> -3 m/s²) rispetto a quelle pareggiate o perse, e che una frequenza elevata di decelerazioni è correlata direttamente alla creazione di occasioni da gol sia in attacco che in difesa.
Le forze di frenata orizzontale sono caratterizzate da elevati picchi di impatto e tassi di caricamento, che possono influenzare il rischio di lesioni. Rispetto all'accelerazione iniziale (~2.2 × peso corporeo) e alla corsa alla massima velocità (~4.4 × peso corporeo), i passi iniziali della decelerazione orizzontale massimale possono generare forze di impatto fino a 5.9 × il peso corporeo.
In particolare:
La decelerazione orizzontale presenta tassi di caricamento superiori rispetto ai cambi di direzione a 90° e 180° e ai salti da un rialzo di 30 cm.
È associata a un rischio maggiore di lesioni del legamento crociato anteriore (ACL) e degli ischiocrurali.
Un’esposizione mal gestita alle forze di frenata può portare a lesioni da sovraccarico agli arti inferiori, a meno che gli atleti non siano adeguatamente preparati a gestire tali forze.
Per ridurre il rischio di danno ai tessuti e affaticamento neuromuscolare, è fondamentale che gli atleti sviluppino la capacità di attenuare e distribuire le forze di frenata lungo l'arto inferiore, utilizzando strategie biomeccaniche ottimali e migliorando la forza eccentrica.
La decelerazione efficace dipende dalla capacità di assorbire la forza in modo controllato. Gli esercizi eccentrici sono fondamentali per sviluppare questa abilità, poiché allenano i muscoli a resistere a forze elevate senza cedere in modo incontrollato. Alcuni esercizi utili includono:
Nordic Hamstring Curl (per rinforzare i femorali e prevenire strappi)
Bulgarian Split Squat eccentrico (per migliorare il controllo nella fase di frenata)
Trap Bar Deadlift eccentrico (per sviluppare forza nella catena posteriore)
Oltre al potenziamento muscolare, è essenziale allenare la tecnica di frenata e i movimenti di arresto. Alcuni esercizi pratici includono:
Drop Jump: atterraggio controllato da un rialzo per migliorare l'assorbimento della forza.
Sprint-stop Drill: sprint di 10-15 metri seguito da una frenata controllata.
Cambi di direzione reattivi: esercizi con coni per stimolare la capacità di frenata e ripartenza rapida.
La capacità di decelerare rapidamente dipende anche dalla reattività muscolare. Lavori pliometrici aiutano ad allenare i muscoli ad assorbire e riutilizzare l'energia in modo efficiente:
Hurdle Hops: salti rapidi per migliorare la risposta elastica.
Depth Jumps: per simulare atterraggi controllati dopo un salto o uno sprint.
Un buon piano di allenamento dovrebbe includere lavoro specifico sulla decelerazione almeno 2-3 volte a settimana, combinando:
Attivazione e mobilità (10 min):
Mobilità dell'anca e della caviglia.
Attivazione del core per il controllo posturale.
Drill di decelerazione e cambi di direzione (20 min):
Sprint-stop.
Esercizi pliometrici per la frenata.
Frenate in reazione a stimoli esterni (allenatore o compagno).
Forza eccentrica e stabilità (20 min):
Squat eccentrici.
Nordic hamstring curls.
Split squat con controllo.
Attivazione e mobilità
Forza eccentrica e stabilità
Drill di decelerazione e cambi di direzione
L’allenamento decelerativo è un aspetto cruciale per migliorare la performance nel calcio e ridurre il rischio di infortuni. Integrare esercizi specifici per la frenata, il controllo eccentrico e la stabilità aiuta gli atleti a essere più rapidi, reattivi e sicuri nei movimenti in campo. Un giocatore in grado di decelerare con controllo avrà un vantaggio sia in fase difensiva che offensiva, migliorando la sua efficacia in ogni situazione di gioco.